giovedì 21 ottobre 2010

OGGI 21 ottobre - ASSEMBLEA


La "riforma Gelmini" arriva infine alla discussione alla camera con la sostanziale complicità della CRUI e dell'attuale dirigenza di molti atenei. Alla Sapienza di Roma il rettore Frati ha già provveduto a varare in sordina uno statuto che assume le linee generali di questa riforma, ulteriore evidenza di come questo disegno di legge consegni la gestione dell'università all'arbitrio dei rettori e di un CDA "privatizzato" raffo...rzando il potere baronale. In tutto questo non sarà un gran problema se il risultato immediato di questo provvedimento sarà la riduzione del corpo docente, l'espulsione di massa di circa 50 mila precari­e di ricerca e docenza e la collocazione su un binario morto di 25 mila ricercatori strutturati. Sarà pronta una nuova generazione a venire in soccorso degli atenei il cui funzionamento continuerà ad essere fondato sul lavoro precario che comprenderà ormai anche il ruolo dei ricercatori: una efficentissima massa di lavoratori spronati ad una guerra tra poveri per i pochi posti al sole disponibili. Un posto che nella maggioranza dei casi non arriverà, come temeva Norman Zarcone, il dottorando uccisosi a Palermo qualche settimana fa, in una vicenda in cui un silenzio attonito dovrebbe lasciar posto ad una voce forte e comune che esprima la rabbia di una generazione.
Riconosciamo ai ricercatori della Rete 29 aprile di essersi mossi con determinazione contro questo progetto di riduzione della nostra vita al regime della prostituzione intellettuale – e non solo – alla quale ci esorta il governo. Riconosciamo a questo movimento di avere rivendicato, nella piattaforma approvata dall'assemblea di venerdì 17 settembre alla Sapienza di Roma, nuovi diritti per il lavoro della conoscenza in questo paese e di avere coinvolto con spirito unitario gli studenti ed i precari nel progetto di una nuova università pubblica, libera, critica e democratica. Li invitiamo a non cedere ai ricatti del Ministro Gelmini e del Ministro Tremonti e a non accettare lo scambio tra il ruolo di professore associato e il ritorno all'insegnamento a titolo gratuito, senza diritti, in nome di uno spirito sacrificale che li porterà senz'altro alla scomparsa e all'umiliazione.
Anche noi precari­e della ricerca e della docenza ci dichiariamo indisponibili, non solo ai ricatti di questa riforma, ma alla vita che è stata progettata per la nostra generazione ormai da vent'anni. Indisponibili a tappare le enormi crepe dell'intero sistema formativo italiano per poi essere sostituiti da nuovi arrivi, piu' giovani e docili, ma pronti allo stesso destino: e infatti questa forma di lotta ci unisce ai ricercatori strutturati e ai precari della Scuola nella denuncia comune di un sistema formativo che si regge strutturalmente sullo sfruttamento di prestazioni volorantarie e del lavoro precario.
Per questo siamo stati in piazza Montecitorio il 14 ottobre, dando vita assieme agli studenti ed ai ricercatori ad un corteo che ha occupato simbolicamente la sede della CRUI. Per questo siamo stati in piazza il 16 ottobre, alla manifestazione indetta dalla FIOM, per rivendicare giustizia sociale ed essere uniti contro la crisi e le politiche europee di austerità.
Per questo abbiamo partecipato all'assemblea di movimento del 17 ottobre alla Sapienza. Per questo siamo stati presenti, all'Assemblea Nazionale di Bologna in cui le varie realta locali del precariato universitario hanno creato un coordinamento che ne rafforzi le rivendicazioni.
Nelle tre università romane lavorano migliaia di assegnisti, contrattisti, dottorandi tempi determinati e borsisti di ogni specie che ancora stentano a far sentire la loro voce: per questo invitiamo tutti a prendere parola e a partecipare ad una assemblea pubblica giovedi 21 ottobre alle ore 17:00 nel dipartimento di Fisica della Sapienza (vecchio edificio) per organizzarci in vista del ritorno in aula del ddl Gelmini a meta' novembre, per aprire delle vertenze sulla condizione di precari e dottorandi sia a livello regionale che dei singoli atenei, per discutere del nuovo statuto della Sapienza, prototipo della riforma Gelmini, e della sua applicazione.
INDISPONIBILI ALLA VOSTRA PRECARIETA' ALLA CONQUISTA DEL NOSTRO FUTURO!
Laboratori precari – Roma
I laboratori precari si riuniscono ogni LUNEDI' alle ore 18:00. Appuntamento davanti all'ingresso del vecchio edificio di Fisica­Sapienza